KRAV MAGA

KRAV MAGA

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La Federazione Italiana Krav Maga detiene il ruolo di prima associazione ad aver portato questa disciplina nel nostro Paese, quando era solo una pratica nota nei paesi di oltreoceano.  La Federazione Italiana  Krav Maga è una Associazione dalle molteplici caratteristiche, che la rendono un punto di riferimento  nella promozione e nella divulgazione del Krav Maga in Italia da venticique anni. Questa pluralità di aspetti è confermata dai riconoscimenti e dagli accordi che continuamente la Fikm riceve e stipula con vari partners in Italia e nel Mondo e che ha saputo ottenere nel corso dei suoi numerosi anni di attività;  sin dalla sua costituzione, si impegna ponendosi come obiettivo prioritario la divulgazione del Krav Maga e la promozione di questo per tutti, e ciò attraverso ogni canale possibile di apprendimento, con particolare attenzione alla formazione e alla preparazione di tecnici, e Docenti in maniera valida, sicura e corretta. La Fikm è una associazione di dimensione nazionale che vanta  una struttura composta di propri Comitati Regionali presenti sull’intero territorio nazionale e presente sul territorio con migliaia di iscritti e centinaia di istruttori, di cui fruisce, per l’organizzazione, la gestione, lo sviluppo, lo svolgimento e la gestione delle attività con l’interesse rivolto a tutte le realtà sociali, attraverso l’indizione di manifestazioni, di incontri e stages formativi, di corsi di qualificazione per tecnici, rivolti anche al settore educativo e della sicurezza annoverando tra i suoi affiliati anche svariati individui appartenenti alle forze dell’ordine. La Fikm si avvale della dedizione e della passione dei suoi Docenti e tecnici verso la divulgazione del Krav Maga, che costituiscono il motore e l’essenza stessa di tutte le attività promosse. Nel mondo contemporaneo il bisogno della pratica sportiva assurge a elemento di non secondaria importanza, correlato sempre più alla necessità di protezione verso noi stessi. Il benessere psico-fisico che deriva da una regolare e sana attività sportiva e da un’acquisizione della maggiore sicurezza in se stessi è un fatto incontestabile e ricco di implicazioni positive, ma non sempre praticabile. Il nostro obiettivo è quello di renderlo possibile per tutti e in tutti i sensi, nel rispetto dell’età e delle condizioni fisiche di chi lo pratica con la garanzia di avere il supporto di personale in grado di fornire una valida istruzione ed assistenza. Il nostro  è il Krav Maga di tutti, quello praticabile in tutti i settori con tutte le sfaccettature, quello semplice ed efficace lontano dagli stereotipi classici, sempre in continua evoluzione. L’obiettivo di uno sport a misura d’uomo diviene concreto. La Fikm nel favorire e promuovere le esperienze delle diverse realtà umane presenti sul territorio organizza, nel corso della stagione sportiva, manifestazioni di carattere nazionale dove si arricchisce l’esperienza del singolo e del gruppo.

STORIA

Secondo la tradizione Il Krav Maga è nato in Israele negli anni ’40 ad opera di Imi Lichtenfeld , non certo per motivi artistici o sportivi ma per esigenze militari di sopravvivenza.

Il popolo ebreo creò un’unità di combattimento occulto battezzato “Haganah”, o Difesa, in ebreo. Questa doveva rispondere alle minacce e agli attacchi delle bande arabe organizzate. Quest’unità fu creata ben prima della proclamazione dello Stato Ebreo annunciata dai britannici con l’occasione della dichiarazione di Balfour (02/11/1917).

Come conseguenza della dichiarazione, l’autorità coloniale diede potere alla polizia locale per formare delle unità di polizia d’elite, per difendere gli interessi esterni e le colonie di agricoltori ebrei isolati contro gli aggressori d’origine Araba. Quest’unità garantivano anche il mantenimento dell’ordine nelle città, allo scopo di evitare i conflitti civili. Le azioni di quest’unità di polizia erano tuttavia limitate in quanto occorreva inseguire l’avversario dietro le linee nemiche.

La sfida principale legata alla sicurezza e la difesa del nuovo Stato Ebreo, la volontà di sopravvivere generarono uno degli eserciti più rispettati al mondo, tanto per la sua professionalità quanto per le sue metodologie.

Fu così che misero a punto una formazione di combattimento, lo “Kapap”, di cui i commando dell’unità “Pal’mach” furono i primi a beneficiare. Lo “Kapap” (acronimo per “Krav Panim I’ Panim”) designa in realtà una formazione di commando d’élite, raddoppiata con una formazione di agenti clandestini. Era imperniata sull’apprendimento di tecniche di tiro di combattimento, di corso di lingue straniere, sugli esplosivi, le comunicazioni, e sull’acquisizione di tecniche operative. Un addestramento temibile in materia di sopravvivenza e di combattimento a mani nude o con armi, veniva a perfezionare l’insieme. Il combattimento a mani nude era una combinazione di tecniche di combattimenti orientali ed occidentali come la boxe inglese, la lotta greco-romana e delle tecniche derivate dal Close Combat del Maggiore W.E. Fairbairn. Così, la parola “Kapap” definiva sia l’addestramento che il sistema di combattimento e designava la totalità del programma di formazione del commando d’élite.

Fu allora che M. Emrich “Imi” Lichtenfeld (Sde-or) che fu il fondatore del Krav Maga, intervenne nel quadro dello sviluppo di tecniche di auto-difesa nell’ambito delle I.D.F.

Nato soprattutto da una riflessione collettiva (anche se alcuni affermano il contrario), il Krav Maga doveva essere un metodo assimilabile rapidamente per preparare i soldati al combattimento, dare loro fiducia ed inculcare loro lo spirito del combattente.

Fu così che Imi Lichtenfeld, su richiesta delle autorità israeliane, creò un programma d’addestramento accelerato che chiamò “Krav Maga”. A base di arti marziali come Jiujitsu e Judo, introdotti da Imi Lichtenfeld e Moni Aizik, il sistema era arricchito di tecniche di boxe, e permise rapidamente di fare fronte ad attacchi e minacce con coltello, armi da fuoco, d’acquisire delle tecniche di combattimento corpo a corpo temibili, delle tecniche di combattimento a terra e contro qualsiasi strangolamento.

Inoltre, si sviluppò un insieme di tecniche proprie del servizio di Sicurezza e di Protezione della persona.

Negli ultimi 50 anni si è evoluto e perfezionato sul campo di battaglia, durante le numerose guerre sviluppatesi in medio oriente. Fino a vent’anni fa era un esclusivo sistema insegnato esclusivamente ai reparti speciali dell’Israeli Defense Force e agli operatori della sicurezza nazionale. Successivamente, venne adattato per le esigenze civili ed insegnato negli ultimi dieci anni in molti stati del mondo, mantenendo sempre intatti i principi fondamentali per cui è nato.

 

IL FONDATORE DEL  KRAV MAGA

IMI LICHTENFELD – BIOGRAFIA

Imi nasce a Budapest il 26-05-1910.

Cresce nella città di Bratislava capitale della Slovacchia, dove esercita varie attività fisiche, principalmente la ginnastica e partecipa ai corsi di difesa personale, tenuti dal padre Samuel .

Eccellente nuotatore, ginnasta, pugile e lottatore, Imi nel 1928 vince il campionato giovanile di lotta della Slovacchia.

Nel 1929 diventa campione nazionale di lotta nella categoria Seniores in due differenti categorie di peso, oltre a vincere il campionato internazionale di pugilato.

Nel 1935 si rompe una costola che gli impedisce di partecipare a un incontro organizzato in Palestina.

Dal 1936 al 1940 si dedica principalmente alla lotta. Vince dozzine di medaglie e viene considerato uno dei più forti lottatori dell’ Europa.

Intanto continua a praticare la ginnastica acrobatica  e si dedica all’arte drammatica.

Insegna ginnastica in uno dei più famosi teatri della città, partecipando anche a vari spettacoli.

Intanto l’ antisemitismo nazista aumenta a macchia d’olio e Imi organizza un gruppo di giovani atleti (per la maggior parte  pugili, lottatori e culturisti) il cui compito è di proteggere la comunità ebraica locale per contrastare e prevenire i disordini antisemiti.

Partecipa a numerosi scontri che lo temprano nello spirito e che gli fanno rendere conto della differenza tra il combattimento sportivo e quello da strada.

Qui nascono le prime basi del Krav-Maga.

Nel 1940 Imi diventa un problema per le autorità locali, perciò decide di lasciare la  sua famiglia, la sua casa e i suoi amici, cercando rifugio verso la terra d’Israele (allora chiamata Palestina).

Riesce a imbarcarsi sull’ultima nave, il Pentcho, che serviva a trasportare i rifugiati dall’Europa centrale alla Palestina, ma il loro viaggio durerà 2 anni. (tutta la storia del Pentcho è  descritta perfettamente nel libro “Odyssey” di John Birman).

Nel lungo viaggio Imi dimostra più volte il proprio coraggio, tuffandosi in mare per salvare chi era caduto dalla nave o per recuperare gli alimenti, il tutto mettendo sempre in pericolo la propria vita.

Il salvataggio di un bambino caduto in mare gli procura una grave infezione all’orecchio, che momentaneamente non lo preoccupa.

Quando la caldaia della nave scoppia facendola andare a fondo vicino all’isola Greca di Kamilanisi, Imi decide di raggiungere Creta con una barchetta e 4 amici.

Ignorando l’infezione all’orecchio che stava peggiorando sempre di più, si rifiuta di lasciare remare i compagni e per un giorno intero remerà senza mai riposarsi.

Creta non la raggiungeranno mai, perché la barca si capovolgerà facendoli cadere in mare.

Dopo 5 giorni passati in mare, vengono recuperati da una nave da guerra Inglese e vengono portati ad Alessandria, in Egitto.

Le condizioni di Imi sono gravissime, è in fin di vita e viene ricoverato d’urgenza nell’ospedale della città per essere operato. I medici lo danno per spacciato ma  grazie a vari interventi chirurgici riusciranno a salvarlo.

Dopo il recupero si unisce alla legione Ceca guidata dall’esercito Britannico e dopo 1 anno e mezzo entra in Palestina, presentandosi con i suoi 4 compagni al  Generale Yitzhak Sadeh, che guidava l’Hagana (organizzazione paramilitare ebraica), mostrando le sue particolari doti nel combattimento corpo a corpo.

Nel 1944 diventa l’addestratore dell’Hagana, insegnando; l’educazione fisica, il nuoto, l’uso del coltello, tecniche con la baionetta, bastone, eliminazione delle  sentinelle e il combattimento corpo a corpo. Insegna ad altre unità di elite come  il Palmach e il Palyam.

Nel 1949 nasce lo stato d’Israele e l’I.D.F (Israel Defence Force) che Imi servirà per 20 anni, raffinando il Krav-Maga, che doveva rispondere alle diverse esigenze. Doveva essere semplice da apprendere e da applicare, facendo si che il soldato potesse applicare le varie tecniche anche sotto stress.

Nei primi anni sessanta addestra in Etiopia la polizia della guardia reale.

Nel 1964 ritiratosi dall’esercito, Imi adatta il Krav-Maga alle esigenze civili (uomini, donne e  bambini) e apre 2 centri di Krav-Maga, uno a Tel Aviv e uno a Netanya.

Adotta l’uso delle cinture per assicurare un progressione rapida e sicura del sistema.

Continua a formare istruttori nell’I.D.F e altre forze di sicurezza.

Nel 1972 il Krav-Maga viene riconosciuto dal Wingate Institute of Sport and Physical Education, dove viene organizzato il primo corso istruttori per i civili.

Il Krav-Maga viene riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione e viene integrato nelle scuole, negli istituti privati, nei Kibbutz , nei Moshavim, nella polizia e nel Mossad (servizi segreti Israeliani).

Nel 1978 nasce l’Associazione Israeliana Krav-Maga (Israeli Krav-Maga Association) per far conoscere il Krav-Maga e i suoi valori anche fuori Israele, dove Imi ricopre la carica di presidente.

Nel 1981 il Krav-Maga comincia ad essere conosciuto in tutto il mondo.

Nel 1987 Richard Douieb, viene delegato direttamente da Imi a rappresentarlo in tutta Europa.

Questo sistema che Imi ha creato è basato sui valori morali ed umani, che danno risalto all’importanza dell’umiltà e del rispetto per gli altri.

Fino agli ultimi giorni della sua vita Imi ha continuato a sviluppare le tecniche e i concetti del Krav-Maga, supervisionando il progresso di tutti gli Istruttori, perfezionandoli uno ad uno.

Il Gran Maestro Imrich (Sde Or) Lichtenfeld muore il 9 Gennaio del 1998 all’età di 87 anni, mantenendo sempre alto il suo spirito.

Il Krav Maga è un metodo di combattimento nato in ambienti ebraici dell’Europa centro-orientale nella prima metà del XX secolo La parola Krav Maga, in ebraico moderno, significa letteralmente “combattimento con contatto”. La traduzione più utilizzata è comunque “combattimento corpo a corpo”. Anche se viene spesso indicata come stile di combattimento finalizzato alla difesa personale, in realtà il Krav Maga ha una componente offensiva che spesso prevede di attaccare l’avversario prima di essere attaccati, di conseguenza non è puramente difesa personale intesa come reazione ad un’aggressione.

Caratteristiche

Il Krav Maga è una “tecnica di combattimento” semplice e pratica. Infatti è nata per essere appresa in breve tempo ed essere usata in un contesto bellico. Il Krav Maga predilige un approccio offensivo, che caratterizza questo sistema di combattimento. Se altre arti marziali tradizionali, soprattutto di matrice orientale, tendono ad associare oltre all’insegnamento delle tecniche un sistema filosofico e spirituale, il Krav Maga risponde a criteri di tipo militare quali l’efficacia e la rapidità con cui si arriva al risultato desiderato, che è la neutralizzazione dell’avversario.

Dove spesso molte arti marziali (tra le quali anche quelle da cui il Krav Maga ha attinto, come il Jūdō, il Ju-Jitsu, il Kung-fu, etc…) prediligono un’impostazione attendista che lascia all’avversario la prima mossa, il Krav Maga punta ad una rapida neutralizzazione dell’avversario prima che questi possa diventare una minaccia con un mix di colpi a mano aperta diretti a punti sensibili come naso e gola, pugni di stile pugilistico, leve agli arti del Judo e del Ju-Jitsu, e calci e ginocchiate tipici della Thai Boxe.

Questa impostazione, adatta ad ambienti ad alto rischio come i teatri operativi mediorientali, potrebbe essere fonte di problemi in situazioni di vita quotidiana: infatti l’approccio aggressivo e anticipatorio potrebbero portare a complicazioni di natura penale. Per questo, nell’ambito civile della difesa personale, il Krav Maga viene insegnato da istruttori esperti per essere usato solo in casi estremi di pericolo per la propria vita (violenza da strada, tentativi di stupro, aggressioni a mano armata ecc…).

La classificazione del Krav Maga come sistema di combattimento ravvicinato (come bene evidenzia la traduzione del nome) si evidenzia anche nella sua scarsa attitudine a essere praticato come sport da competizione. Puntando soprattutto a zone del corpo (genitali, carotide, occhi etc.), ritenute normalmente intoccabili per altri sport di contatto, il Krav Maga difficilmente può essere praticato in forma sportiva, come avviene per Karate, Tae Kwon Do ed altri sport da combattimento. A differenza delle arti marziali che ritualizzano i gesti il Krav-Maga è un sistema di combattimento pragmatico. Ogni gesto è essenziale, ogni colpo diretto verso un punto sensibile.

A ciò si aggiunga la grande attenzione che riveste la preparazione per fronteggiare nemici armati, anche con armi da fuoco come pistole e fucili, per comprendere l’elevata specificità di impiego di questo sistema di combattimento, in cui lo scontro fra due avversari a mani nude è solo una delle possibilità.

 

COSA SI STUDIA ?

PERCUSSIONI- PARATE-TECNICHE-TATTICHE-STRATEGIE

Colpi di testa, spallate, pugni, gomitate, ginocchiate, calci, pressioni e torsioni cervicali, leve, chiavi articolari, etc. sono ottimi alleati per sopravvivere ad un’aggressione da strada. Si impara, oltre allo studio delle tecniche per difendersi da prese al corpo, da strangolamenti, quelle del combattimento a terra, le azioni di disarmo, le immobilizzazioni e tutto quello che rappresenta la difesa personale reale legata alle aggressioni dei nostri tempi. Altra peculiarità del Sistema Krav Maga è lo studio corretto ed appropriato dell’uso di qualsiasi strumento a propria disposizione, occasionale, o reperibile durante il tentativo di aggressione. Oggetti di uso comune: giornali, penne, etc. possono diventare utili strumenti da difesa – applicazione e conoscenza di spray, ed oggetti specifici legati alla sicurezza personale rientrano nel programma Krav Maga. Il Krav Maga non insegna a vincere ma a sopravvivere, non allena solo il corpo ma dà molta importanza all’aspetto psicologico nell’allenamento: per questo motivo lo studente impara a gestirsi con freddezza, in ipotesi di aggressioni, grazie allo studio delle tecniche sotto stress indotto. In tutto questo, oltre a regalarsi benessere fisico, grazie ai micidiali intervalli cardiovascolari impara a colpire e scaricare la sua grinta sugli scudi, affronta situazioni simulate e modulate che potranno vederlo coinvolto.

 

CHI LO ADOPERA:


 il Krav Maga è stato adottato da molti reparti speciali militari e di Polizia al mondo, è in uso in alcuni reparti speciali in Italia, in alcuni comandi di Polizia locale, e in vari reparti dell’Esercito.

PER CHI  E’

E’ per tutti, uomini donne, ragazzi, bambini (KRAV KIDS).

E’ un buon allenamento tecnico e fisico per tutti.

Arrivando ai livelli superiori è utile alla preparazione degli operatori della sicurezza e forze dell’ordine.

I GRADI

PROGRAMMA TECNICO PER I PASSAGGI:

– CINTURA BIANCA o NASTRO

– CINTURA GIALLA

– CINTURA ARANCIONE

– CINTURA VERDE

– CINTURA BLU

– CINTURA MARRONE

– CINTURA NERA

 

INSEGNANTI

– Allenatore

– Assistente Istruttore

– ISTRUTTORE I° Livello

– ISTRUTTORE II° Livello

– ISTRUTTORE III° Livello

– ISTRUTTORE IV° Livello

– ISTRUTTORE V° Livello

– DOCENTE I°LIVELLO

– DOCENTE II°LIVELLO